martedì 8 settembre 2009

Una serata col Conte Ugolino..

"..perchè l'unica cosa, ma proprio l'unica che ci accomuna tutti è la diversità, il fatto di essere unici.. si perchè quando moriremo (il più tardi possibile) non ne nascerà mai più un altro come noi.. siamo irripetibili.."

"..perchè il mondo non lo daremo in eredità ai nostri figli, in realtà sono loro che ce lo stanno dando in prestito, quindi vediamo di lasciargli anche qualcosa di meglio per il futuro.."

"..noi a volte non abbiamo emozioni perchè non abbiamo le parole per descriverle, sapete quante emozioni sono dentro di noi che noi non conosciamo? ..immense.."

Così parlò Benigni.. domenica sera all'arena di Verona, prima di recitare il XXXIII canto dell'inferno di Dante. Parole sante! Ma la cosa più sorprendente è che te le dice tra una battuta e l'altra, stai ridendo divertito e... pa pamm.. te le piazza li a tradimento ste cose così vere... che uomo!!!
Stessa cosa per la Divina Commedia.. chi l'avrebbe detto alle superiori che un giorno avremmo pagato per sentire 'ste versi?! ..non ci avrei scommesso una lira.. e invece eccoci qua. Ma perchè spiegati da lui (o in generale con la sua passione, il suo entusiasmo) sono tutta un'altra cosa. Ti racconta l'antefatto per farti capire di chi si parla e cosa è successo.. li interpreta i versi, te li racconta coe se stesse raccontado una storia.. è stato capace, nonostante fosse il canto riferito al girone più basso, dei traditori, quindi quello più cupo e macabro, di farci emozionare..... aggiungeteci l'atmosfera suggestiva dell'arena... et voilà.... il mix è perfetto!

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